Sia io che Denis abbiamo sempre avuto la passione per i Viaggi on the road 🛣️, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Quei viaggi dove ogni giorno c’è una scoperta che ti aspetta dietro la curva della strada, dove sei libero di pianificare le tappe a tuo piacimento e di scombinare i piani in corso d’opera. Quei viaggi, insomma, dove puoi assaporare la scoperta in libertà.
Ma perché, secondo noi, ogni Viaggiatore dovrebbe sperimentare un’esperienza on the road almeno una volta nella vita? Ve lo raccontiamo!
INDICE
1. Libertà
Libertà è la prima parola che ci viene in mente pensando ai Viaggi on the road.
Di Organizzazione. Che siate amanti della pianificazione dettagliata di tutte le tappe, delle cose da vedere, delle aree di sosta in cui vi fermerete, oppure improvvisatori cronici, che si lasciano guidare dalla strada per scegliere la prossima meta, un viaggio on the road è il tipo di esperienza giusta per esprimervi al meglio. Allo stesso modo, sia che vogliate cambiare posto ogni giorno, sia che preferiate prendervela con calma, un viaggio itinerante autogestito vi consente di dettare i tempi della vostra esplorazione.
Noi, ad esempio, ci riconosciamo un po’ a metà di questi estremi. Quando ci prepariamo per un viaggio esplorativo, ci piace studiare preventivamente la zona per individuare i luoghi principali che vorremmo vedere. A quel punto, abbozziamo un itinerario approssimativo, tenendo conto dei giorni a disposizione e degli spostamenti previsti. Ma ci lasciamo del margine per le modifiche in corso d’opera e i cambi di programma dell’ultimo minuto!
Ma è anche Libertà di scegliere: cosa vedere, dove andare, quanto tempo dedicare alle tappe. In una vita che, normalmente, ci costringe in schemi definiti di tempi e luoghi, avere queste libertà durante un viaggio permette di viverlo ancora più pienamente, perché siamo noi a decidere.
Cosa significa per noi LIBERTA’ in viaggio


Questa Libertà per noi è risultata fondamentale durante il nostro road trip dell’Islanda in minivan, organizzato in autonomia. Avendo a disposizione un tempo ben definito per il tour che ci eravamo prefissati, avevamo selezionato le tappe principali e ipotizzato, approssimativamente, gli spostamenti. Almeno un paio di volte è capitato di cambiare programma e proseguire verso il punto successivo dell’itinerario. A volte a causa del maltempo continuativo che ci impediva di raggiungere l’obiettivo di quella tappa, a volte perché la zona che stavamo visitando aveva esaurito le attrattive o non ci aveva colpito particolarmente.
Per noi, Libertà è anche questo: “questo posto mi piace parecchio, resto un giorno in più!”, oppure “mh… Questa zona non mi sta convincendo, andiamo oltre”
2. Scoperta
Viaggiare on the road è sinonimo di Scoperta.
Scoperta del territorio: sembra banale scriverlo, ma oltre ogni curva della strada potrebbe celarsi un posto che non avevate previsto di visitare, ma che invece si rivela essere un gioiello nascosto, fuori dalle rotte più battute. E che non avreste scoperto se foste rimasti fissi in un posto per due settimane. O potreste scoprire che quella destinazione, che magari è famosa per il mare, presenta un’entroterra ricco di attività alternative che non vi aspettavate. Per non parlare di quanto può essere emozionante vedere il paesaggio che si trasforma davanti a voi mentre percorrete i kilometri da una tappa all’altra.
Ma è anche Scoperta interiore. Fare diverse esperienze all’interno di un viaggio, visitare luoghi differenti tra loro, è un modo per scoprire davvero cosa vi piace e non vi piace fare viaggiando, quali sono i vostri limiti e quali, invece, lo erano fintanto che non avete provato quell’esperienza. Potreste imparare qualcosa di più su di voi.
Può essere anche Scoperta di culture, perché un viaggio itinerante potrebbe portarvi a contatto con realtà antropiche anche molto diverse tra loro, nell’arco di poche centinaia di kilometri. Basta pensare alle differenze culturali, distribuite in aree relativamente piccole, della nostra Italia.
Le SCOPERTE che abbiamo fatto durante i nostri viaggi on the road
Troppe per poterle riassumere tutte! Ma giusto per darvi qualche spunto… Durante il nostro Viaggio itinerante in Scozia ci è capitato più di una volta di percorrere queste strade in mezzo alle brughiere, dove, una volta superata una curva che aggirava un’altura, si apriva davanti a noi uno scorcio inaspettato che ci faceva brillare gli occhi. Come il rudere di un castello che sembra uscito da un racconto di Tolkien, o la cima di un colle circondata da nubi spettrali, e che non avevamo individuato quando abbiamo stilato l’itinerario.


Il tour on the road dell’Islanda, invece, ci ha fatto esclamare “wow” innumerevoli volte, anche solo nell’ammirare i mutamenti del paesaggio lungo la strada. In 50 km si può passare dalle montagne, all’oceano, alle lande ricoperte di sabbia lavica nera. Ma è stato anche un viaggio sfidante per noi stessi, il primo per noi con un van camperizzato. Anzi, un minivan…un Nissan NV200, senza bagno, in cui quando uno dei due doveva vestirsi, l’altro doveva stare fuori. Ci ha messo alla prova a livello organizzativo e di gestione degli spazi e, onestamente, prima di partire avevo qualche dubbio che sarei riuscita ad adattarmi a questo stile di viaggio. E invece…


Il Viaggio on the road in Finlandia in inverno, invece, mi ha fatto scoprire un mio grande limite: non sono fatta per i Paesi dove regna la notte per così tante ore, a meno che non si tratti di esperienze specifiche.
Mentre il tour dell’Indonesia, che ci ha permesso di spaziare tra Java, Bali e Komodo, è stato un grandissimo esempio di come, in un viaggio solo, si possa entrare in contatto con culture anche molto diverse tra loro.




3. Crescita
La Crescita personale è spesso legata alla Scoperta, ma non solo.
Un’Avventura on the road sicuramente può fornire tanti spunti di crescita. Ci si può mettere alla prova con esperienze diverse tra loro, si può incorrere in imprevisti di percorso che richiedono dei cambi di piani improvvisi o che sfidano il nostro spirito di adattamento e ci costringono ad uscire dalla nostra comfort zone. Si possono affrontare situazioni che ci fanno acquisire esperienze da poter spendere nel futuro e si conquista anche maggiore consapevolezza del tipo di viaggiatori che siamo o che vorremmo essere.
Si cresce come singola persona, ma anche come coppia, come amici, come gruppo, come famiglia, a seconda di come si affronta un viaggio itinerante. Perché, potenzialmente, mette il viaggiatore davanti a tante possibilità.
La CRESCITA che abbiamo ottenuto viaggiando on the road
Sicuramente i Viaggi on the road che abbiamo fatto in Scozia e in Islanda ci hanno fatto crescere come coppia. Per diversi giorni abbiamo condiviso spazi ristretti, dinamiche di vita in viaggio, preparazione rapida dei bagagli per rimettersi in moto, studio dei percorsi e delle strade sul momento, etc. Insomma, tante cose che hanno messo alla prova la nostra sopportazione l’uno dell’altra e che, alla fine, nonostante qualche screzio, hanno contribuito a saldare ancora di più il nostro rapporto.


Durante il nostro Viaggio on the road in Indonesia, invece, abbiamo fatto un’esperienza che, per quanto affascinante dal punto di vista ambientale, ci ha messo palesemente davanti al grande divario tra le attività della popolazione locale e lo sfruttamento turistico di certe meraviglie. E ci siamo detti che, probabilmente, nei nostri futuri viaggi cercheremo di informarci meglio prima di scegliere alcuni tipi di escursioni.
Suggerimenti per la pianificazione di un Viaggio Itinerante
Come organizziamo i nostri viaggi on the road
In genere, quando organizziamo i nostri Road Trip, ci muoviamo così:
- Studiamo la destinazione leggendo guide cartacee (io ho il rituale per cui devo sempre acquistare la Guida Lonely Planet del Paese che visiteremo) e tramite ricerca sul web
- Individuiamo le tappe principali e le esperienze che vorremmo fare, approfondendo con ricerche mirate sul web
- Valutiamo, con navigatore alla mano, le distanze per capire la fattibilità generale del viaggio nei giorni a disposizione
- Correggiamo l’itinerario di massima, se necessario, lasciando del margine per cambi di programma e imprevisti
- Per ogni tappa, cerchiamo suggerimenti per le aree sosta con Park4Night
- Ci informiamo sui dettagli logistici: permessi speciali per viaggiare con i cani, funzionamento delle autostrade, accessi alle attrazioni, etc
App utili
Le App che ci accompagnano nelle nostra Avventure on the road sono principalmente:
- Navigatore (Google Maps o Waze)
- Meteo (Meteo&Radar)
- App ricerca aree sosta (Park4Night)
Dal prossimo viaggio che faremo (Estate 2025), proveremo anche altre 2 app:
- Campy: una seconda app per la ricerca di aree sosta, che confronteremo con Park4Night
- Polarsteps: un’app per pianificare e tenere traccia dell’itinerario anche in corso d’opera
Un Viaggio on the road 🛣️è un’esperienza che mette sicuramente alla prova e che, tante volte, non si può considerare una vacanza rilassante. Certamente, è un tipo di viaggio che può piacere o no, come è giusto che sia, ma che noi consigliamo di provare, almeno una volta nella vita, per sperimentare tutto ciò che di bello ha da offrire. Potreste anche non avere più voglia di smettere…
E voi? Siete già Viaggiatori on the road o vorreste provare questa esperienza? Raccontatecelo nei commenti!
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